Presidente CIR food

Chiara Nasi, Avvocato, 44 anni, sposata, un figlio.

Dopo l’esame di Stato ha svolto la libera professione occupandosi principalmente di contrattualistica e di diritto societario.

L’esperienza professionale in CIR food inizia nel 1995, dove ha dato vita all’ufficio legale interno all’impresa cooperativa ricoprendo il ruolo di Responsabile Affari Generali e Legali in staff alla Presidenza. Con questo incarico ha avuto modo di occuparsi di tutte le norme e leggi attinenti l’attività d’impresa, approfondendo in particolare la normativa sui pubblici appalti e sulla sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti. È stata poi chiamata a ricoprire il ruolo di Direttore Risorse Umane, occupandosi di organizzazione aziendale, formazione, sviluppo delle carriere e relazioni industriali, trattando in questa veste anche la materia giuslavoristica e di sicurezza sul lavoro.

Dal 2011 al 28 giugno 2013 ha ricoperto il ruolo di Vice Presidente Vicario (con poteri e deleghe analoghi al Presidente e Amministratore Delegato) e dal 29 giugno 2013 è diventata, dopo 18 anni nella cooperativa, Presidente e AD CIR food – Cooperativa Italiana di Ristorazione.

Chiara Nasi ha coordinato e curato il progetto e l’elaborazione del Piano Strategico CIR food 2012-2015 che delinea le tappe di sviluppo dell’impresa cooperativa per continuare ad essere protagonista del mercato della ristorazione individuando principalmente due obiettivi generali: la crescita dei volumi e l’ampliamento dell’offerta dei servizi.

“Conosco i pregi e le debolezze dell’impresa e penso di avere chiaro quali siano le nostre priorità: innovazione, metodo e crescita. – ha dichiarato la Presidente Chiara Nasi – Dobbiamo continuare a crescere in modo virtuoso, perseguendo gli obiettivi economici, le modalità e i luoghi tracciati nel nostro piano strategico, per arrivare nel 2015 ai 600 milioni di euro con una crescita di ricavi del 28,6% nel periodo del piano.”

CIR food (www.cir-food.it) è un’impresa cooperativa che sviluppa la sua attività in tutti i segmenti di mercato: dalla ristorazione collettiva (ristorazione aziendale, scolastica, sociosanitaria e militare), a quella commerciale, fino al banqueting e ai buoni pasto. Conta 11.000 dipendenti (di cui il 90% donne), oltre 76 milioni di pasti serviti ogni anno e un giro d’affari di 482 milioni di euro nel 2012, in utile per ben 11 milioni. Una realtà di grandi dimensioni, che vanta un’esperienza trentennale nella gestione diretta di cucine e centri di cottura in 16 regioni italiane e in Belgio, Bulgaria, Stati Uniti e Vietnam.