4 aprile 2022 Radoslava Petrova è stata la presidente della prima coop di pesca con un equipaggio esclusivamente femminile in Toscana
CARRARA – Questa è la storia di una pescatrice che ama il mare e la vita all’aria aperta, di origine bulgare ma ormai adottata da Carrara, dove vive e lavora con il suo compagno da tanti anni. E che non si lascia abbattere mai, nonostante le difficoltà. La storia di una persona che ha fatto della sua passione, il proprio mestiere anche se considerato prettamente “maschile”. Radoslava Petrova, ma gli amici la chiamano Rady, è stata la presidente della prima cooperativa di pesca con un equipaggio esclusivamente femminile in Toscana. Una cooperativa che era arrivata a contare fino a dieci socie, che pescava, vendeva il pescato e trasformava il pescato in salsa. Facevano anche pesca-turismo. E i clienti non mancavano.
Rady ci racconta infatti che «purtroppo, a parte i clienti che erano tanti, bisogna sapere anche gestire la parte economico-finanziaria e i costi del laboratorio erano molto importanti, non sono riuscita a gestirli. È stato il mio punto debole. Ma è stata comunque una bella esperienza». Oggi, Rady, nonostante i 5 anni di cooperativa Bio & Mare (chiusa nel 2016), la cooperativa rosa finita sulle pagine di moltissimi giornali, tra cui il Sole 24 ore, per via della sua unicità tutta in rosa, non ha abbandonato la pesca. Anche se le altre ragazze hanno preso strade diverse, quella di Rady è rimasta il mare. Ora è socia di un’altra cooperativa di pescatori carrarese, Alta Marea, dove si pratica pesca con le reti: niente pesca a strascico, nel rispetto massimo dell’ambiente, proprio come faceva Bio & Mare.
«La mia vita da questo punto di vista non è cambiata per niente — racconta entusiasta — mi alzo la mattina presto, alle 4-5 e rientro intorno alle 7.30-8. Alta Marea non ha nemmeno una imbarcazione che pratica la pesca a strascico e peschiamo, a seconda delle condizioni del mare, seppie e muggini. Ora per esempio stiamo pescando orate, branzini, un po’ di gamberi e cicale. È sempre stata la parte più bella del mio lavoro. Mi piace anche se d’inverno c’è un freddo indescrivibile dove l’aria gelida e l’acqua salmastra screpolano le mani e anche se per esempio adesso ho le mani tutte nere e così resteranno per l’intera stagione delle seppie: non va via nemmeno con la candeggina, ma è una vita affascinante». Rady è contenta della sua nuova vita con solo mare e senza responsabilità da presidente: «Mi trovo bene con Alta Marea, hanno il mio stesso rapporto col mare e abbiamo tanti progetti in cantiere, tra cui fare pesca-turismo e tanti altri ancora» promette.