Care colleghe,
come state? Non è una domanda retorica in questo periodo, e l’augurio è di trovare bene tutte voi ed i vostri cari.
In questo momento difficile per tutte e tutti, per alcune di noi lo è ancora di più. Mi riferisco alle donne vittime di violenze familiari, costrette a convivere con il proprio carnefice e con la paura delle conseguenze. Per alcune di noi infatti, rimanere a casa è tutt’altro che sicuro. I dati sono chiari e noti: il 90% delle violenze avviene tra le mura domestiche e il 70% dei femminicidi è compiuto da mariti, compagni o ex, e purtroppo nessuna pandemia è in grado di cambiare o invertire questi numeri.
In un momento storico in cui anche il soccorso e l’intervento, delle forze dell’ordine è condizionato dalle misure per contrastare l’epidemia di covid-19, il supporto alle donne vittime di violenza è quanto mai importante. Durante la reclusione forzata, le donne sono esposte a un maggior controllo da parte dell’autore di maltrattamenti, innalzando il rischio per la loro incolumità. La chiusura delle scuole e dei centri diurni per anziani e persone non autosufficienti, da una parte aumenta il carico di lavoro di cura, e dall’altra rende maggiormente problematico l’allontanamento dalle abitazioni (in allegato i dati relativi al lavoro agile per regioni elaborato dal Ministero per la Pubblica Amministrazione).
Per questo motivo, il 24 marzo scorso, il Dipartimento per le Pari opportunità, ha promosso la nuova campagna social “Libera puoi”, a sostegno delle donne vittime di violenza durante la difficile emergenza causata dall’epidemia da Covid19. L’obiettivo è promuovere il numero 1522, attivo h24, e far conoscere l’app “1522”, disponibile su IOS e Android, che consente alle donne di chattare con le operatrici e chiedere aiuto e informazioni in sicurezza, senza correre il rischio ulteriore di essere ascoltate dai loro aggressori. Emma Marrone, Paola Turci, Giuliano Sangiorgi, Paola Cortellesi sono solo alcuni degli artisti che in queste ore stanno contribuendo a diffondere sui social un messaggio di speranza rivolto alle donne vittime di violenza. Cantanti e attrici hanno prestato il loro volto alla campagna ‘Libera puoi’ che il Dipartimento per le pari opportunità ha ideato dopo che i centri antiviolenza hanno denunciato un calo delle richieste d’aiuto durante le prime due settimane di marzo (in allegato il Report sulla delittuosità in Italia dal 1 al 22 Marzo 2020, elaborato dal dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno). Lo scopo è ricordare che i centri antiviolenza sono aperti, che il numero nazionale 1522 è sempre attivo e che, se si ha difficoltà a parlare, è sempre possibile chattare scaricando l’app del 1522.
Come Presidente della Commissione Pari Opportunità, sono a rivolgervi una chiamata all’azione per condividere e diffondere il più possibile il numero 1522. Anche la nostra sarà un’attività social e semplice ma che permetterà una ampia e capillare diffusione del numero 1522. Come? Attraverso l’applicazione di un motivo contenente il numero e le indicazioni per la app del 1522 sulla vostra foto profilo di facebook (per quelle di noi che sono iscritte al socialmedia). In allegato a questa comunicazione troverete una mini guida così da facilitare l’applicazione della cornice alla foto profilo. Per chi avesse difficoltà o volesse utilizzare il motivo in altri social media, in allegato trovate anche una pagina .ppt nella quale basterà inserire la vostra foto profilo e salvarla come immagine.
A tutte le componenti della commissione sono inoltre a richiedere di divulgare la presente comunicazione e la relativa guida, anche alle proprie organizzazioni di riferimento così da diffondere il più possibile il numero 1522.
Noi ci siamo e il vostro aiuto sarà prezioso.
Vi ringrazio anticipatamente della collaborazione.
Un saluto a tutte