Oltre 60 mila le ore richieste dalle lavoratrici nel 2010
Bisogna partire dal considerare un dato di fatto: la presenza di figli tutt’oggi continua a rappresentare un limite per la permanenza femminile nel mercato del lavoro. La Cooperativa sociale Itaca, invece, ha voluto dare un segnale in controtendenza grazie ad un progetto finalizzato a riaccogliere al meglio e dare il bentornato alle donne e madri che operano nei servizi di Itaca a Pordenone e in tutto il Nordest. Affiancamento e in-formazione, sono queste le parole chiave del progetto dedicato esclusivamente alle socie neomamme che hanno da poco terminato l’assenza per maternità.
Si è infatti appena concluso il primo percorso di affiancamento al rientro al lavoro in Itaca (Coop sociale che conta oltre 1400 lavoratori l’80% dei quali sono donne), finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dal Fondo Sociale Europeo. Le ore di assenza per maternità sono sempre state elevate nella Coop friulana e hanno superato le 60 mila anche nel 2010. Sono state molte, peraltro, le lavoratrici che hanno espresso la necessità di essere accompagnate nella fase di rientro al lavoro con l’obiettivo di riprendere il contatto con il servizio in modo graduale.
Itaca ha così stabilito la costituzione di un gruppo di lavoro all’interno del quale approfondire tutte le problematiche che potenzialmente possono nascere nel “bilanciarsi” tra famiglia e lavoro, raccogliendo suggerimenti e qualche soluzione, nonché prendendo consapevolezza della propria nuova “doppia presenza” derivante dalle responsabilità di conciliazione familiare. L’intervento recentemente conclusosi ha così sperimentato un innovativo micro-percorso di quattro brevi incontri riguardanti gli strumenti di conciliazione, ospitati all’asilo nido il Farfabruco di Pordenone, garantendo altresì la possibilità di usufruire del servizio nido per agevolare la presenza agli incontri e non creare ulteriori disagi alle mamme.
Consulenti esperte hanno lavorato su temi diversi ma correlati tutti comunque legati al rafforzamento delle persone nelle esperienze di conciliazione. Non a caso il primo incontro si intitolava “Fare il punto della situazione: un momento di riflessione per chi non ha tempo da perdere”. Spesso, prese tra mille impegni e vincoli, le donne sono costrette a mettere loro stesse da parte e a subordinare le loro esigenze ai ruoli pressanti di lavoratrice e di madre. Invece, Itaca ha inteso partire da un punto fermo, ovvero dare la possibilità alle socie di ritagliarsi un momento da dedicare a loro stesse, fermando almeno per qualche ora la ruota di impegni incalzanti per riflettere assieme sulla ricerca di un equilibrio e su come poter affrontare al meglio tutti i propri compiti. A ciò si è legato anche l’incontro sul rafforzamento delle competenze personali, delle quali spesso non si ha piena consapevolezza.
Altri argomenti di discussione hanno riguardato la condivisione degli impegni in casa, come riconoscere ed evitare i fattori di disturbo nella gestione della propria agenda, la maternità come questione di scelte e non di rinunce. Oltre a ciò, è parso importante trasmettere informazioni relative al tema della conciliazione e delle pari opportunità. Infine, alla presenza di un delegato sindacale, nell’ultimo incontro sono state fornite ulteriori conoscenze riguardo le buone prassi da applicare nell’organizzazione aziendale nonché possibili soluzioni contrattuali.
Gli incontri sono stati tenuti da Giovanna Roiatti, consulente esperta di pari opportunità, formatrice e consulente nel campo della valutazione e della progettazione partecipata, dalla sociologa Maria Adelasia Divona, esperta in pari opportunità, consulente dell’Agenzia regionale del lavoro, e da Renata Della Ricca, rappresentante sindacale del Coordinamento Donne Cisl.